giovedì 31 gennaio 2008

Meliusum - Glottologia migliusese

ORIGINI DI ALCUNI VOCABOLI DIALETTALI

Il dialetto, i monumenti e l’architettura etc spesso esprimono il passaggio in Calabria dei diversi conquistatori, nel corso dei tremila anni della nostra storia.
Il passaggio di questi popoli ha lasciato traccie molto profonde, ma anche queste col passare degli anni man mano vanno scomparendo. Il dialetto in particolare e’ uno dei principali elementi che dopo gli anni sessanta e` totalmente cambiato ed alcuni vocaboli ormai non si usano piu’ completamente in quanto le nuove generazioni propabilmente non li hanno mai sentiti nominare. La Calabria nel corso degli anni e’ passata dal linguaggio Tosco -umbro delle prime popolazioni lucane e bruzie a quello francese e spagnolo passando in precedenza dal greco e dal latino cercando di conservare viva la memoria delle culture sovrapposte. Mi soffermo su alcuni passi di storia per descrivere anche il nostro carattere che ancora oggi patisce del vecchi retaggio culturale dovuto alle varie dominazioni.
Intorno all’anno mille c’erano i Normanni poi i Francesi (gli Angioini) Gli Spagnoli che erano in Sicilia sin dal 1282 arrivarono in Calabria intorno al 1443 (gli Aragonesi), con le loro truppe provenienti dalla Galizia e dalla regione di Aragona.Propabilmente la fortezza di Don Rico risale a quel periodo. Tra le truppe spagnole si era distinto per perizia e valore un certo Monino Osorio fratello del conte don Rodrigo Velloso signore di Rivera e Cabrera in Galizia che non essendo primogenito e non avendo ereditato titoli nobiliari venne insignito da re Alfonzo I per meriti di guerra del titolo di Don Rico che non significa don Enrico ma bensi Ricco signore (Rico Homen). Questo titolo veniva dato a coloro che pur avendo grandi meriti non potevano fregiarsi di titoli nobiliari.
Durante e dopo la scoperta delle americhe le dominazioni straniere in particolare Francese e Spagnola si alternavano come i governi della republica dal 1945 al 1992. Tante volte come successe quando gli aragonesi vennero cacciati definitivamente: Francia e Spagna si misero daccordo per spartirsi il Regno di Napoli i Francesi attaccarano gli Aragonesi da nord (Gaeta) gli Spagnoli fingendo di accorrere in loro aiuto sbarcarono in Sicilia e alla fine Francesi e Spagnoli si spartirono la preda facendo finire il dominio degli Aragonesi in Italia.
Il meridione d’Italia entro’ cosi’ a far parte dei domini spagnoli mentre il ducato di Milano fu assegnato alla Francia. A noi italiani meridionali in modo particolare... il privilegio di lavorare per gli uni e per gli altri, ingrassando con le nostre risorse i forzieri delle loro corone. Ma noi siamo sempre stati un popolo che sa adattarsi ad accettare; e il nostro attegiamento, come gia’ altre volte (e ancora oggi ), fu pragmatico ed equidistante e cosi’.
Ieri si gridava Viva lla Francia domani Viva lla Spagna ..….. abbasta ca se mangia Gia’ allora si apparteneva tutti o quasi al P D P che non era il Partito Democratico Popolare bensi’ il Partito della Pagnotta.
Come concludere? Di invasori ne abbiamo avuti una marea. Persino nella seconda Guerra mondiale truppe indiane, marocchine, di pelle rossa nera e marrone al seguito dei liberatori anglo-franco-americani; e tutti hanno lasciato traccie anche genetiche del loro passaggio. Ci mancano solo I Cosacchi del Don ma non perdiamo le speranze: sara’ per un’altra volta.
Quante guerre, quante vessazioni,quante travagliate vicissitudini. Eppure abbiamo resistito siamo sopravvissuti pur assimilando qualcosa da tutti ed esportando cultura la nostra cultura che e’ forse fra le piu’ ricche che il genio umano abbia saputo produrre.
Un’ultima piccola considerazione Per secoli siamo stati spartiti invasi dominati come una colonia perche’ eravamo diventati una res nullis, una terra di nessuno senza padrone e con una posizione strategica eccezionale, produttrice di ricchezze agricole e commerciali; con popolazioni sempre pronte al duro e fruttuoso lavoro da sfruttare.
C’e’ da scommetterci che se per assurdo fossero state gia’ conosciute e applicabili le oggi note potenzialita’ del petrolio i vari conquistatori di turno ci avrebbero certamente lasciati in pace e avrebbero intensificato e prolungato le loro Sante Crociate nel vicino Oriente, e le loro fameliche mire si sarebbero rivolte esclusivamente verso quei lidi, a spese di qualche malcapitato Bin-Sala Bim o Ali Baba.

Nessun commento: