giovedì 3 gennaio 2008

Il Consiglio comunale ha approvato il bilancio

SERRASTRETTA - Il Comune ha approvato il bilancio di previsione del 2008 nell'ultima seduta del vecchio anno. Ma più dei "numeri" contenuti nella manovra, che certamente susciteranno interesse e dibattito nelle classi politiche, a fare "notizia" è la data di approvazione della misura finanziaria, avvenuta nel rispetto dei tempi come avviene in pochi comuni d'Italia. Il bilancio di previsione, per legge, deve essere accolto entro il 31 dicembre ma, generalmente, il legislatore nazionale fa slittare il termine di tre o quattro mesi. Nel periodo privo del rendiconto economico succede che i Comuni possono effettuare soltanto spese ordinarie e limitate, senza riuscire a programmare realmente l'attività amministrativa. Con il visto sul documento contabile gli enti possono, da subito, avviare il nuovo anno nella massima chiarezza, dando certezza ai cittadini ed agli uffici. «Questo – ha dichiarato la presidente del consiglio comunale Rosanna Rizzuto – ha comportato un grande sforzo, avendo dovuto seguire tutto l'iter parlamentare sulla legge finanziaria per comprendere, prima ancora che fosse definitivamente approvata, le norme che incidono direttamente sugli enti locali». Ma in termine di finanziaria 2008 c'è anche una lamentela. «I piccoli Comuni – ha detto il sindaco Renato Mascaro – avranno molti grattacapi a gestire l'aumento di competenze senza il necessario trasferimento né di fondi, né di personale». L'approvazione del bilancio di previsione del 2008 pone il comune di Serrastretta tra i primi enti in Italia ad essersi dotato dello strumento finanziario. «L'accoglimento del bilancio – ha concluso il primo cittadino – non è soltanto un fatto tecnico, un dato contabile, ma è la dimostrazione di come l'amministrazione si sforzi di programmare le proprie azioni nei tempi giusti, prevedendo per quanto più possibile il soddisfacimento dei bisogni della cittadinanza». Al coro di soddisfazione ed orgoglio si sono uniti i diversi assessori e consiglieri comunali di maggioranza, perché «l'atto facilita, predispone ed accelera il compito amministrativo verso traguardi collettivi sempre più ambiziosi».

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