mercoledì 19 dicembre 2007

Meliusum - Ricordi di...

Voglio aggiungere nelle varie poesie e racconti di Migliuso una poesia che mio padre ha scritto per la persona a cui era molto affezionato quando era bambino.
Quella persona che lo ha cresciuto e fatto diventare uomo, quella persona che e' sempre nei suoi pensieri e che non smette mai di ricordarla trasmettendo ogni cosa di lei a noi figli.
Ora sono io con i versi di mio padre a parlarvi di questa persona che per pochi giorni ha vissuto anche con me ma che non ho avuto il piacere di poterci dialogare...
Questa persona speciale per mio padre... la sua bisnonna.


Nonna Concetta

Verde era il colle con la quercia grande
Tesa sul mare piena di jurrande
Con me bambino a piedi nudi e sghembi
Tornavi verso casa coi tuoi legni
Le mani piene e le fascine al capo
Tenevi il portamento di un soldato
Le rughe che ti davano fierezza
Tante parole piene di saggezza
Quando la sera innanzi al focolare
Tu raccontavi e tutti noi a guardare
storie passate storie assai vissute
Storie che non andranno più perdute
Nel maggio di papaveri e di luce
Eri un gigante col suo passo audace
Con mano ferma senza alcun tremore
Eri la nostra guida il nostro amore
Alla mattina e immantinente a sera
Non ti mancava mai la caffettiera
Sul colle non c’e` più la quercia grande
Non carezza più il vento le jurrande
Dal colle ammiro e guardo lontano
Cerco qualcuno ma lo cerco invano
Sei tu nonna Concetta radiosa
Questo silenzio questa muta prosa
Sei tu che ci hai insegnato sempre a dare
Sei tu…

Non ti potremo mai scordare

Impressi nella memoria i gesti rituali di una nonna,immersi in un paesaggio agreste dove emerge prepotente il simbolo della vita.

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