giovedì 14 febbraio 2008

San Valentino

San Valentino
14 Febbraio
Festa degli innamorati


QUI TI AMO

Qui ti amo. Negli oscuri pini si districa il vento.
Brilla la luna sulle acque erranti.
Trascorrono giorni uguali che s'inseguono.
La nebbia si scioglie in figure danzanti.
Un gabbiano d'argento si stacca dal tramonto.
A volte una vela. Alte, alte stelle.
O la croce nera di una nave. Solo.
A volte albeggio, ed è umida persino la mia anima.
Suona, risuona il mare lontano.
Questo è un porto. Qui ti amo.
Qui ti amo e invano l'orizzonte ti nasconde.
Ti sto amando anche tra queste fredde cose.
A volte i miei baci vanno su quelle navi gravi,
che corrono per il mare verso dove non giungono.
Mi vedo già dimenticato come queste vecchie àncore.
I moli sono più tristi quando attracca la sera.
La mia vita s'affatica invano affamata.
Amo ciò che non ho. Tu sei cosi distante.
La mia noia combatte con i lenti crepuscoli.
Ma la notte giunge e incomincia a cantarmi.
La luna fa girare la sua pellicola di sogno.
Le stelle più grandi mi guardano con i tuoi occhi.
E poiché io ti amo, i pini nel vento vogliono cantare
il tuo nome con le loro foglie di filo metallico.

P. Neruda

Storie e tradizioni

L' origine della festa degli innamorati è il tentativo della Chiesa cattolica di porre termine ad un popolare rito pagano (per la fertilità). Fin dal quarto secolo A. C. i romani pagani rendevano omaggio, con un singolare rito annuale, al dio Lupercus.I nomi delle donne e degli uomini che adoravano questo Dio venivano messi in un'urna e opportunamente mescolati.Quindi un bambino sceglieva a caso alcune coppie che per un intero anno avrebbero vissuto in intimità affinchè il rito della fertilità fosse concluso. L'anno successivo sarebbe poi ricominciato nuovamente con altre coppie. Determinato mettere un termine a questa ottocentesca vecchia pratica, i padri precursori della Chiesa hanno cercato un santo "degli innamorati' per sostituire il deleterio Lupercus. Così trovarono un candidato probabile in Valentino, un vescovo che era stato martirizzato circa duecento anni prima.

La leggenda

A Roma, nel 270 D. C il vescovo Valentino di Interamna, amico dei giovani amanti, fu invitato dall'imperatore pazzo Claudio II e questi tentò di persuaderlo ad interrompere questa strana iniziativa e di convertirsi nuovamente al paganesimo. San Valentino, con dignità, rifiutò di rinunciare alla sua Fede e, imprudentemente, tentò di convertire Claudio II al Cristianesimo. Il 24 febbraio, 270, San Valentino fu lapidato e poi decapitato. La storia inoltre sostiene che mentre Valentino era in prigione in attesa dell'esecuzione, sia "caduto" nell'amore con la figlia cieca del guardiano, Asterius, e che con la sua fede avesse ridato miracolosamente la vista alla fanciulla e che, in seguito, le avesse firmato il seguente messaggio d'addio: " dal vostro Valentino, " una frase che visse lungamente anche dopo la morte del suo autore...".

Un fiore...

Se dovessi scegliere un fiore che potesse identificare questo giorno, oltre le rose (simbolo dell’amore), di sicuro opterei per la scelta del Nontiscordardimé, quel fiorellino dal tono azzurro lilla che troviamo spesso vicino ai fiumi in montagna.


Il nome dice tutto: il ricordo di una persona che in quel momento vuole essere presente sempre con noi.

Il significato di questo fiore è:
  • Fedeltà

  • Amore eterno

  • Impegno sentimentale

Ho trovato due storie in proposito, ma ne cito una che mi sembra più bella.
Due giovani innamorati stanno passeggiando lungo il Danubio, parlando di amore e dolcezza, tenerezza, e videro questa moltitudine di fiorellini celesti portati via dalla corrente. Il ragazzo decide di sfidare l'acqua per prenderne qualcuno da donare alla sua amata, ma viene risucchiato dal fiume. Le sue ultime parole furono "Non dimenticarmi mai".


Io, augurandole un felice San Valentino, dedico tutto questo al mio grandissimo amore...

Ti amo immensamente


1 commento:

Melina2811 ha detto...

Buon San Valentino anche a te.
Maria da Catanzaro