E' morto un grande calabrese, Mino Reitano 64 anni, si è spento la sera del 27 gennaio 2009 nella sua abitazione di Agrate Brianza, assistito dalla moglie Patrizia (sposati da 32 anni) e dalla figlia Giuseppina Elena Reitano era malato da due anni, ed era stato sottoposto a un intervento chirurgico un anno e mezzo fa e, successivamente, nello scorso novembre. I funerali del cantante, che lascia anche un'altra figlia, Grazia Benedetta, si svolgeranno giovedì 29 gennaio alle ore 15 nella chiesa di Agrate Brianza.
Nato poverissimo a Fiumara di Muro, paesino di mille abitanti nei pressi di Reggio Calabria, presto orfano di madre, studia per otto anni al conservatorio di Reggio Calabria suonando il pianoforte, il violino e la tromba. Interprete della canzone nazional popolare, era partito dalla Calabria ed era andato in Germania per cantare le nostre canzoni. Reitano iniziò la sua carriera da giovanissimo, ricevendo riconoscimenti e realizzando concerti in tutto il mondo.
Nato poverissimo a Fiumara di Muro, paesino di mille abitanti nei pressi di Reggio Calabria, presto orfano di madre, studia per otto anni al conservatorio di Reggio Calabria suonando il pianoforte, il violino e la tromba. Interprete della canzone nazional popolare, era partito dalla Calabria ed era andato in Germania per cantare le nostre canzoni. Reitano iniziò la sua carriera da giovanissimo, ricevendo riconoscimenti e realizzando concerti in tutto il mondo.
La storia di Mino Reitano è una tipica storia degli anni '60: quella di un ragazzo povero di Calabria che comincia a cantare in Germania con i fratelli, suonava rock'n roll, così ad Amburgo si trovò a dividere il palco e duettando con i Quarrymen, che, tornati a Liverpool, diventeranno i Beatles.
Diventa ricco e famoso negli anni del boom e dei milioni di 45 giri, e resta sempre un bravo ragazzo calabrese.
Diventa ricco e famoso negli anni del boom e dei milioni di 45 giri, e resta sempre un bravo ragazzo calabrese.
Protagonista della canzone italiana degli anni '60: prima Castrocaro, poi nel '67 San Remo con un brano di Mogol e Battisti, "Non prego per me".
Nel 1968 arriva al primo posto della hit parade con "Avevo un cuore che ti amava tanto", seguito da un altro grande successo, "Una chitarra cento illusioni".
Nel 1971 vice un Disco per l'estate con "Era il tempo delle more". E' il suo periodo più felice, partecipa a tutti i festival più importanti, vende tantissimi dischi, è un protagonista fisso di Canzonissima, partecipando per otto anni, guadagnandosi sempre la finale e classificandosi tra i primi posti.
Aveva anche l'animo di compositore: ha scitto pure canzoni per Mina e Ornella Vanoni, come la canzone, "Una ragione di più", uno dei brani più belli del repertorio di Ornella Vanoni, che considerava il suo piccolo capolavoro.
Nel 1977 ha scritto un romanzo intitolato "Oh Salvatore!", riscuotendo un discreto successo anche di critica.
Nel 1968 arriva al primo posto della hit parade con "Avevo un cuore che ti amava tanto", seguito da un altro grande successo, "Una chitarra cento illusioni".
Nel 1971 vice un Disco per l'estate con "Era il tempo delle more". E' il suo periodo più felice, partecipa a tutti i festival più importanti, vende tantissimi dischi, è un protagonista fisso di Canzonissima, partecipando per otto anni, guadagnandosi sempre la finale e classificandosi tra i primi posti.
Aveva anche l'animo di compositore: ha scitto pure canzoni per Mina e Ornella Vanoni, come la canzone, "Una ragione di più", uno dei brani più belli del repertorio di Ornella Vanoni, che considerava il suo piccolo capolavoro.
Nel 1977 ha scritto un romanzo intitolato "Oh Salvatore!", riscuotendo un discreto successo anche di critica.
Nella seconda fase della carriera, dopo un periodo di riflessione, negli anni '80, Mino Reitano entra nella sua fase televisiva, anche come compositore di sigle musicali televisive.
Nel 1988 torna al Festival di Sanremo con la canzone 'Italia' e, sempre a Sanremo nel '90, presenta 'Vorrei'; seguono partecipazioni ad altri spettacoli televisivi e, nel '91, ancora a Sanremo con 'Ma ti sei chiesto mai'.
Dal '93 in poi di nuovo tourne' per gli italiani all'estero, negli USA, Canada, Australia e in altri paesi del mondo a cantare negli stadi pieni di italiani, seguono altri ingaggi per programmi tv.
Nel 1988 torna al Festival di Sanremo con la canzone 'Italia' e, sempre a Sanremo nel '90, presenta 'Vorrei'; seguono partecipazioni ad altri spettacoli televisivi e, nel '91, ancora a Sanremo con 'Ma ti sei chiesto mai'.
Dal '93 in poi di nuovo tourne' per gli italiani all'estero, negli USA, Canada, Australia e in altri paesi del mondo a cantare negli stadi pieni di italiani, seguono altri ingaggi per programmi tv.
E' stato attore in ben sei film.
Come attore la sua partecipazione più significativa è un cameo nel film Sono pazzo di Iris Blond (1996) di Carlo Verdone, nel quale interpreta sé stesso con discreta autoironia.
Le sue canzoni più famose: "Italia", "Sogno" , "Gente di Fiumara" e "L'uomo e la valigia"
Le sue canzoni più famose: "Italia", "Sogno" , "Gente di Fiumara" e "L'uomo e la valigia"
Fervente cattolico, durante la malattia che lo colpi nel 2007, si strinse ulteriormente alla fede, incontrando sia Giovanni Paolo Secondo che Papa Ratzinger.
Conflittuale il rapporto con la critica musicale, oggetto di ironie per le sue origini calabresi e la famiglia numerosa, Reitano ha però conquistato soprattutto l'emigrazione italiana all'estero, dove s'è esibito in concerti trionfali.
Conflittuale il rapporto con la critica musicale, oggetto di ironie per le sue origini calabresi e la famiglia numerosa, Reitano ha però conquistato soprattutto l'emigrazione italiana all'estero, dove s'è esibito in concerti trionfali.
Tra le frasi celebri che gli si attribuiscono: "Io sono nella vita esattamente come appaio in tv: un ignorante che si è fatto da solo".
L'ultimo premio il 6 gennaio 2009: "I Giganti della Calabria", omaggio da una terra che ha sempre amato. "Per vent'anni ho rifiutato di fare concerti in Calabria perché non volevo che la gente della mia terra pagasse per vedermi cantare" - raccontava il cantante di Fiumara.
La sua è la biografia perfetta per l'uomo legato alla famiglia e alla sua terra di origine, la Calabria, che con i primi veri soldi si è comprato una sorta di ranch in Brianza, una "piccola Fiumara", dove ha vissuto con le famiglie dei fratelli fino alla fine.
Alcune frasi, durante la malattia:
Che bella la mia Calabria, la porto nel cuore…”.
“Offro ogni sofferenza a Gesù e alla Madonna e ringrazio Dio per il dono della mia Famiglia”.
Nell'esprimere il nostro cordoglio personale per la scomparsa di Mino Reitano, come rappresentanti della comunità migliusese, dove nell'estate del 2004 per la festa padronale dell'Immacolata ha tenuto un grande concerto che ha radunato tutto l'hinterland lametino e non solo, animando il nostro piccolo paesino, sentiamo oggi più che mai l’esigenza di operare fattivamente affinché i giovani calabresi, per affermare in ogni campo il loro talento, non debbano essere più costretti ad abbandonare questa terra.
Che bella la mia Calabria, la porto nel cuore…”.
“Offro ogni sofferenza a Gesù e alla Madonna e ringrazio Dio per il dono della mia Famiglia”.
Nell'esprimere il nostro cordoglio personale per la scomparsa di Mino Reitano, come rappresentanti della comunità migliusese, dove nell'estate del 2004 per la festa padronale dell'Immacolata ha tenuto un grande concerto che ha radunato tutto l'hinterland lametino e non solo, animando il nostro piccolo paesino, sentiamo oggi più che mai l’esigenza di operare fattivamente affinché i giovani calabresi, per affermare in ogni campo il loro talento, non debbano essere più costretti ad abbandonare questa terra.
Testo di "Calabria mia"
CA TUTTI I FIGGHI TOI HANNU A TURNARI
LU SANNU CA TU SI MALATA I CORI
LU SANNU CA CCUSI' NON POI CAMPARI
CALABRIA MIA
I MEGGHIU FIGGHI SI DI IRU FORA
A FA' FURTUNA CU NA CATINA E PEDI
E TU RISTASTI TA STI QUATTRU MURA
CALABRIA MIA
CALABRIA MIA
CA SI SICCARU PURU LI FIUMARI
E RIMANIRU SULU PIANTI E FIURI
U NUSTRU PIANTU VA A FINIRI A MARI
CALABRIA MIA
CALABRIA MIA
SIMU MALATI D'AMURI SIMU MALATI
COMU A STI MANDULINI E STI CHITARRI
CIANGI STU CORI DI NOSTALGIA
CIANGI PI TTIA CALABRIA MIA
CIANGI STU CORI DI NOSTALGIA
CIANGI PI TTIA CALABRIA MIA
A MAMMA PREGA SEMPRI LA MADONNA
CA VOLI LI SO FIGGHI TA SO TERRA
E PREGA PREGA U CORI CIANGI E AFFANNA
SI C'E' LAVURU CCA SO FIGGHIU TORNA
CALABRIA MIA
I MEGGHIU FIGGHI SI DI IRU FORA
A FA' FURTUNA CU NA CATINA E PEDI
E TU RISTASTI TA STI QUATTRU MURA
CALABRIA MIA
CALABRIA MIA
SIMU MALATI D'AMURI SIMU MALATI
COMU A STI MANDULINI E STI CHITARRI
CIANGI STU CORI DI NOSTALGIA
CIANGI PI TTIA CALABRIA MIA
CIANGI STU CORI DI NOSTALGIA
CIANGI PI TTIA CALABRIA MIA
CIANGI STU CORI DI NOSTALGIA
CIANGI PI TTIA CALA........BRIA MIA
Ciao Mino