sabato 14 marzo 2009

La Cultura Calabrese: poesia...

SE POTISSI

Se potissi ‘na sira riposari,
mi fermaria, beatu
mmenzu a chist’erva, sutt’a sti livari,
sulu, dimenticatu.

Dintr’a stu campusantu senza vuci
Vorrìa chisti quattr’ossa
Chi fussaru lassati, senza cruci,
senza nome, né fossa.

Vicinu ccà, a me patri, ch’avi tantu
Chi mi lassau, vorrìa;
restari sempri ‘nta stu campusantu,
sutt’a sta terra mia.

da “Canti Calabresi” – ed. 1971

BIOGRAFIA
Potito Giorgio nasce a Rizziconi il 29 giugno 1916. Giovanissimo si arruola e prende parte alla seconda guerra mondiale. Catturato in Africa dagli inglesi, viene portato in un campo di lavoro nell’estremo nord della Scozia. Alla fine della guerra rientra in Italia e si stabilisce a Bari dove vive fino alla sua morte, il 18 aprile 1988. Svolge l’attività di investigatore privato dalla fine degli anni ’50 in poi. In realtà la poesia è la sua vita. Pubblicista, dirige nel 1957 la rivista letteraria “Graalismo”, fondata assieme al grande poeta armeno Randt Nazariantz. Consegue svariati premi tra i quali, come già accennato in altra circostanza, il Premio della Cultura della Presidenza del Consiglio dei Ministri nel 1962, il Premio di Poesia “Valnerina” a Terni nel 1977, il Premio Nazionale di Poesia “Galatina” nel 1978, il IV Concorso di Poesia “Zagara di Rosarno” nel 1983, il Premio “Rhegium Julii” a Reggio Calabria nel 1974 e nel 1980 (terzo e secondo classificato). Fra le sue pubblicazioni, le seguenti raccolte di poesie: Le Pleiadi e Quattro; Canti Calabresi, Ora ricomincio; Canti dell’Aspromonte, Ultimo Approdo, Cara Amica; Le Quattro Rose, Nell’Infinito Cielo. Riposa nel Cimitero di Rizziconi.

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